La Gazzetta del mezzogiorno
Lunedì 25 Agosto 2003
Sabato sera eletta la rappresentante pugliese alla finale nazionale: Mara De Marzo, di Barletta
MISS TRANS 2003
Sfila il fascino dell’ambiguità con tanta voglia di normalità

Sopra la vincitrice, la barlettana Mara De Marzo, (in mezzo) il momento dell’assegnazione del titolo, (sotto) un momento della sfilata.
Chi è un transessuale? “Una creatura che mi ha stregato” disse il grande fotografo André Berg che immortalò 20 anni fa la bellezza ermafrodita di Eva Robins. Lui che spiava ogni giorno, senza volere una relazione amorosa, i travestiti brasiliani e tailandesi incrociati a Pigalle o al Boi de Boulogne, dichiara risoluto Giuliano Ciliberti dirigente dell’ArciGay di Puglia che definisce il genere e la natura delle ragazze attraverso due negazioni.
E allora cosa c’è mai che veramente vale in queste creature, oltre all’ambiguità estetica celebrata da grandissimi artisti e lo straordinario successo nei nostri sogni erotici notturni?
Siamo andati nel giardino di Narciso (presso il Merendero) locale storico che il sabato diventa non campo di concentramento, ma nè recinto di trasgressione, ma luogo di riconoscimento sociale e politico delle relazioni omosessuali.
Qui da 6 annni ogni fine settimana i triangoli rosa vengono da tutta l’Italia a festeggiare la loro preferenza sessuale, il loro gusto personale, ballando ottima musica house. Sabato sera c’è stata la prima elezione di “Miss Trans Puglia 2003” organizzata a quattro mani da Daniela Pemzo e dall’Arci Gay di Puglia su suggerimento di Fernanda, la pr del locale.

Le miss trans con le tre fasce assegnate sabato sera.
Giuliano Ciliberti, che nel suo pathos absconditus trova il fervore per cantare musica leggera, sabato ha presentato nel migliore dei modi questo divertimento collettivo.
A garantire la matrice culturale della selezione c’erano Regina e Anastasia, che nel 1992 si ribellarono a Mirigliani il quale aveva vietato ad una trans operata di partecipare a Miss Italia.
Le due ribelli si costruirono un’arma contro la mistificazioni dell’eros maschile. Da allora superano il dispezzo verso persone che con una operazione chirurgica cambiano sesso e identità sociale all’anagrafe, emulando la gara di bellezza nazionale con il proprio “Miss Trans Italia”.

Foto di gruppo con le partecipanti.
In giro c’è, finalmente tranquillo e pienamente efficiente, anche Michele Bellomo, leader del Gay Pride e vittima prescelta della persecuzione omofobica nella nostra terra.
La cronica: il presentatore Ciliberti dà la parola ad Anastasia (Il trans non è legato alla prostituzione, questo concorso è dedicato a donne che non voliono diventare bellezze al marciapiede!). Legge il regolamento (le prime 3 andranno in finale il 5 ottobre a Viareggio, 250 euro alla vincitrice).
Presenta la incorruttibile giuria, infine chiama a sfilare le trans. Sono otto giovani pugliesi accompagnate da “splendidi” (esagerato!) bodyguard.

Un momento della sfilata.
Prima in abito da sera, poi in costume da bagno propri sono tutte sono tutte vincenti in simpatia, grazie alla loro intensa bisessualità psicofisica.
Mara De Marzo, Cristina Lapedota, Valentina Sabato, Ramona Mazzone, campionessa di Bowling e animatrice, Asia D’Amato indossatrice di Barletta, Gianna Failli 24 anni bancaria, Antonella De Leo 21 anni di Bisceglie, Eveline Cassanelli 33 anni, assistente degli anziani che progetta di aiutare il prossimo.
Compaiono i loro profili di donne sulla pista ed una scia di sguardi le scruta. Qualche occhiata arriva sul delta dell’inguine, dove il costume aderisce. Altri seguono le traiettorie sbagliate delle trampoliere in precario equilibrio sui tacchi. Altri ancora si lasciano prendere dalle corde oscillanti del respiro agitato.
Alle 3 della notte viene eletta la prima Miss Trans Puglia 2003: è Mara De Marzo che riceve la coroncina da Regina, Antonella De Leo è Miss Merendero, premiata da Antonio del sito sponsor “Piccole Perversioni”, terza è Ramona Mazzone, Miss Narciso 2003, premiata da Sabrina Miss Trans Italia 2001.
Alle non vincenti un attestato di partecipazione.
Si disperde nell’aria della notte l’evento, mentre ribattono i bassi della musica. La voglia di denaro, la carriere, le preghiere che nei momenti amari vengono sillabate, si trasformano in danza, Miss Trans Italia è alla 11esima edizione. La Puglia dà ogni volta il 30% circa dei partecipanti.
“L’uomo perfetto dell’avvenire sarà androgino” cita lo psichiatra Vittorio Lingiardi.
Guardandoci attorno, tra le panche di pietra del Merendero verifichiamo quel che sapevamo già. Tra omosessualità esclusiva ed eterosessualità esclusiva ci sono tante forme intermedie. Ognuna produce amore, nè migliore, nè peggiore di un’altro.